Come curare al meglio il pelo del gatto
Il gatto, per sua natura, è un animale estremamente pulito, tant’è che, leccandosi, effettua regolarmente la toelettatura. Tuttavia, qualche volta può essere utile spazzolarlo, al fine di agevolare la rimozione dei peli morti e l’ossigenazione della cute. Il manto del gatto, del resto, essendo estremamente fitto, può intrappolare polvere, terra, parassiti e inquinanti. Dunque, è fondamentale cercare di eliminare tali sostanze, nonché eventuali nodi, che potrebbero causare malessere all’animale, anche a livello estetico.
I gatti, solitamente, come abbiamo già detto, si puliscono da soli in modo scrupoloso ed efficace. Infatti, sono dotati di una lingua ruvida e percorsa da morbidi uncini, pensati per trattenere la lanugine. Tuttavia, durante tale operazione, l’animale ingerisce buona parte dei peli rimossi, andando a creare delle ostruzioni a livello intestinale. Capiamo, quindi, quanto sia importante eliminare il pelo in eccesso dal manto.
L’importanza dello spazzolamento
Dedicare del tempo alla tolettatura del gatto è fondamentale per mantenerlo in buona salute, ma anche per favorire il legame tra l’animale ed il padrone. Tuttavia, lo spazzolamento è indispensabile anche per rimuovere la lanugine di cui il gatto si libera nei cambi di stagione, ma anche i peli che si sono staccati dal follicolo pilifero e che, solitamente, rimangono incastrati nel manto. Di norma, il gatto, come abbiamo già anticipato poco sopra, provvede personalmente alla propria igiene.
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É importante specificare, che la maggior parte dei peli che va a rimuovere vengono ingeriti, formando delle vere e proprie palline nello stomaco, che devono essere poi espulse tramite il vomito, perché non riescono ad essere digerite. L’operazione di spazzolamento, inoltre, è importante per valutare la salute del animale, in quanto perdite di pelo eccessive possono essere sintomo di malattie o di disturbi, talvolta anche seri. In queste circostanze è possibile anche individuare ferire, lesioni, desquamazioni, pulci e zecche, che altrimenti non sarebbero visibili ad occhio nudo.
Quando è bene spazzolare il gatto
Lo spazzolamento può essere effettuato in qualunque momento dell’anno, ma una particolare attenzione deve essere riservata al momento della muta, ossia quando l’animale perde il pelo per affrontare al meglio i cambi di stagione. Durante tali periodi, coperte, mobili e pavimenti, vengono riempiti di peli. Per ridurre tale spiacevole situazione, ma anche per agevolare la tolettatura del gatto, è possibile procedere con la rimozione della lanugine avvalendosi di spazzole e pettini appositi.
In primavera, solitamente, il gatto alleggerisce il manto per resistere al caldo, mentre in autunno, ne aumenta la consistenza, per affrontare al meglio il freddo dell’inverno. Nel primo caso, quindi, lo spazzolmento è utile per accelerare l’eliminazione dei peli che si sono staccati, mentre nel secondo caso per favorirne la crescita, nonché per limitare la presenza di nodi, infiammazioni e pruriti. Per non creare traumi all’animale, è importante iniziare ad attuare questa operazione fin dalla tenera età, e ricordarsi di portarla avanti con costanza nel corso degli anni.
Come spazzolare al meglio il gatto
Le tecniche di spazzolamento, che permettono di rimuovere il pelo morto del gatto e, quindi, di favorire l’ossigenazione della cute, mutano a seconda del tipo di manto posseduto dall’animale. Generalmente, i gatti a pelo corto devono essere spazzolati una volta alla settimana, avvalendosi di un pettine a denti duri ed arrotondati alle estremità, e di un guanto di gomma, utile per rimuovere i peli in eccesso. La spazzola per gatti utilizzata, non deve mai agire in contropelo, ma deve muoversi sul manto, partendo dalla testa e raggiungendo per ultima la coda.
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I gatti a pelo lungo, invece, necessitano di maggiori attenzioni, tant’è che devono essere spazzolati quotidianamente. Si consiglia di iniziare con un pettine a denti larghi, specialmente se il manto risulta arricciato, così da sciogliere gli eventuali nodi. Il primo punto che deve essere spazzolato è la pancia, poi è bene passare alle zampe ed, infine, procedere con il dorso, che corrisponde alla zona in cui la perdita di pelo è maggiore. Anche in questo caso è meglio ultimare il lavoro con un guanto in gomma, in modo da eliminare completamente i residui.
Durante lo spazzolamento non devono essere applicati prodotti chimici, poiché potrebbero compromettere la salute del gatto. Bisogna, infatti, tenere a mente, che tale animale è istintivamente portato a leccarsi, il che vuol dire che potrebbe ingerire delle sostanze potenzialmente dannose.
A ciascun gatto la sua spazzola
In commercio si possono trovare diverse tipologie di spazzole, appositamente studiate per la cura del pelo del gatto. Come abbiamo visto poco sopra, a seconda del manto dell’animale, gli strumenti del mestiere cambiano.
Per i gatti con il pelo corto si consiglia l’utilizzo di:
- spazzole con setole corte, arrotondate e morbide, in quanto non arrecano alcun fastidio all’animale. Il materiale da prediligere in questo caso è la plastica;
- guanti, che sono ideali per rimuovere eventuali residui depositatisi sul manto e per preservare mobili e pavimenti, che normalmente vengono invasi dai peli di gatto, soprattutto durante il periodo della muta. In alcuni casi, possono essere utilizzati da soli, in quanto sono estremamente efficaci;
- spazzole con doppia setola, che svolgono ben funzioni: spazzolatura e lucidatura del manto. Un lato, infatti, è dotato di setole tradizionali, mentre il secondo è pensato per rendere il pelo brillante, nonché per rimuovere sporco e polvere dalla superficie.
Per i gatti con il pelo lungo è bene avvalersi di:
- pettini metallici, che hanno una struttura rigida, che permette di rimuovere al meglio nodi e grovigli. Tuttavia, vista la poca flessibilità del prodotto, è bene fare attenzione, al fine di non fare male all’animale;
- spazzole anti-pulci, che sono provviste di setole assai ravvicinate, perfette per rimuovere tutto ciò che si annida nel manto del gatto. Tali articoli devono essere utilizzati dopo che sono stati eliminati nodi e grovigli. Sono l’ideale per ottenere un pelo liscio e setoso, nonché per prevenire la comparsa delle pulci;
- spazzole con doppia setola, che consentono di spazzolare a fondo il gatto, in quando, un lato è caratterizzato da setole lunghe, ideali per raggiungere la cute, mentre l’altro lato presenta setole omogenee, in grado di rendere il pelo brillante, attraverso la rimozione della sporcizia e della polvere;
- guanti, che servono per eliminare i residui di pelo che rimangono sul manto dell’animale, impedendo che cadano a terra e che vadano così a sporcare le superfici domestiche. Sono prodotti facili da lavare ed estremamente efficaci, perché garantiscono un contatto diretto con l’animale.
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