Le corna degli animali: ecco alcune curiosità e a che cosa servono
Che cosa ci viene in mente quando parliamo delle corna degli animali? Di sicuro nessun caso di infedeltà all’interno del mondo della fauna, ma, battute a parte, bensì ad esemplari molto particolari.
Animali quindi come il nostrano e scattante cervo, il robusto rinoceronte africano, il suo “cugino” toro, la pacifica mucca, il mitologico unicorno ed anche, si tratta però di un errore perché è una zanna, il peculiare narvalo.
Anche l’uomo ha fatto il suo uso dei corni di alcuni animali. Queste ossa sono state usate come decorazioni per elmi e scudi oltre che come base per dei primordiali strumenti musicali, anche se il più delle volte fungevano solo da segnali, e fiaschette per la polvere da sparo per i primi fucili e pistole. Forse era meglio se le corna rimanevano come simbolo della Dodge.
Che cosa si intende per corna?
Stando al dizionario Treccani per corno si intende una “formazione di varia configurazione, situata in genere sulla superficie dorsale della testa dei Mammiferi Ungulati: di origine sia tegumentale e cheratinizzata, sia tegumentale e ossea insieme, sia esclusivamente ossea. Le corna funzionano come armi di difesa e di offesa e per il combattimento fra i maschi. Nei Mammiferi sono presenti come caratteristiche prominenze del capo dei Rinocerontidi e di molti Artiodattili”.
Quindi non si tratta solo di una funzione prettamente estetica o difensiva, ma essenziale per tutti gli aspetti di vita dell’animale anche se molto spesso queste corna sono un premio molto ambito dai bracconieri e dai cacciatori di frodo.
Una cosa simile se la passano praticamente tutti i giorni gli elefanti in Africa, ma per fortuna il loro avorio non è più così richiesto come una volta per i pianoforti. Magra consolazione per una situazione piuttosto delicata e spinosa.
Non solo mammiferi
Fino a qui abbiamo parlato di animali in generale, prevalentemente si è trattato di mammiferi, ma va ricordato che le corna sono presenti anche in alcuni insetti e rettili.
Infatti basta pensare al cervo volante, allo scarabeo rinoceronte, al camaleonte di Jackson oppure alla vipera del deserto cornuta per farsi subito un’idea di come tale protuberanza ossea svolga le stesse funzioni anche per animali molto più piccoli di un alce oppure di uno stambecco. Da ricordare poi che il camaleonte di Jackson ha addirittura tre piccole corna sul muso!
Corna da record
Naturalmente tali corna non sono uguali per tutti i tipi di animali ed alcuni ne hanno addirittura un paio con una forma decisamente fuori dal comune.
Il markhor o capra falconeri, ad esempio, ce le ha a forma di cavatappi e quelle degli esemplari maschi possono superare il metro e mezzo di lunghezza mentre quelle delle femmine non arrivano a mezzo metro.
Non è da meno lo stambecco della Nubia con il suo metro e venti di corna ricurve per gli esemplari maschi, le femmine arrivano a poco più di 30 centimetri, oppure il più comune muflone con delle corna quasi a cerchio ai lati della testa.