Gli animali carnivori: chi sono e come riconoscere i cacciatori della natura
Come esiste lo yin ci deve per forza essere anche lo yang. Se da una parte abbiamo dunque gli animali che si nutrono di quanto può offrire la natura, dall’altro abbiamo degli animali che invece si cibano di altri loro simili.
Si tratta quindi dei carnivori, i cacciatori della natura per eccellenza, caratterizzati prevalentemente dagli occhi posizionati nella parte frontale del cranio oltre che per muscoli, denti e zanne più pronunciati per procacciarsi il loro nutrimento.
Tra le strategie offensive vanno poi aggiunti altri elementi come il veleno nel caso dei serpenti. Ovviamente anche gli erbivori si sono “equipaggiati” con tattiche difensive come ad esempio il mimetismo.
Prima di proseguire però va fatta una ulteriore precisazione. Quando si parla di carnivori si pensa esclusivamente a degli animali di grande taglia, prendiamo ad esempio la tigre, ma sono dello stesso tipo anche alcuni tipi di piante e funghi oltre che insetti, anche se in quest’ultimo caso sarebbe più corretto parlare di esemplari insettivori (ragni, mantidi religiose e così via).
Ricordiamo inoltre che gli insetti sono pieni di proteine ed il cibarsi di questi è diffuso anche in molte culture. Naturalmente le porzioni devono essere più che abbondanti viste le loro piccole dimensioni.
I carnivori a quattro zampe
In questa enorme categoria possiamo tranquillamente inserire felini e canidi spaziando dal gatto o dal cane domestico fino ad arrivare al puma delle montagne o al lupo delle steppe.
Si tratta inoltre di animali a sangue caldo che non depongono uova ed hanno una struttura ossea e muscolare naturalmente predisposta per la caccia. Una eccezione che si inserisce in questa categoria, oltre agli squali che non fanno uova, e sono gli orsi polari.
Al contrario dei loro “cugini” bruni che si nutrono anche di miele ed insetti, gli orsi polari mangiano altri animali come le foche anche se l’inquinamento e la presenza dell’uomo lo porta a cibarsi anche di spazzatura (soprattutto quando il cibo scarseggia).
I rettili carnivori
In questa categoria troviamo tutta una serie di rettili che variano dal comune serpente fino ad arrivare ai ben più temibili coccodrilli.
Se i serpenti optano per l’inoculazione del veleno nelle loro prede o per lo stritolamento, i coccodrilli hanno invece denti aguzzi ed una coda in grado di spezzare la spina dorsale di qualunque essere vivente.
I carnivori con le ali
Tra questi troviamo tutti i rapaci, sia notturni che diurni, come la misteriosa civetta o la maestosa aquila. Questi volatili sono dunque capaci di lanciarsi sulla preda ad una velocità spaventosa per poi afferrarla con i loro artigli, una precisione quasi millimetrica, ma non solo.
Alcuni uccelli sono soliti afferrare la preda e poi lasciarla cadere sui rovi o sulle rocce come nel caso della piccola Averla. Un uccello simile al passero, ma che per questa sua peculiarità viene detto anche “uccello macellaio” oppure “uccello impalatore”.
I carnivori e l’acqua
Numerose sono le specie che si nutrono di carne ed abitano le acque, come i temibili squali oppure i feroci piranha, ma non vanno neanche sottovalutati gli anfibi come rane, rospi e salamandre.